La tetraplegia è la conseguenza di una lesione del midollo spinale a livello cervicale, che consiste nella paralisi dei quattro arti. Spesso la paralisi è completa per quanto riguarda gli arti inferiori ed il tronco, mentre può permanere una parziale compromissione della funzionalità degli arti superiori, che risulta però insufficiente per lo svolgimento delle normali attività del vivere quotidiano. D’altra parte la promozione dello sviluppo di una mano funzionale costituisce un obiettivo fondamentale della riabilitazione dei soggetto con tetraplegia Quando la lesione midollare interessa i livelli C6-C7 (conservazione dell’estensione attiva volontaria del polso, anche debole) è ancora possibile, in certi casi, ottenere una presa a pinza laterale e/o una presa palmare a pieno palmo grazie allo sfruttamento della tensione passiva e della reazione riflessa allo stiramento dei muscoli flessori del pollice e delle dita ottenibile con l’estensione del polso. Sulla base di i meccanismi è stato definito un trattamento conservativo standardizzato in ambito clinico per promuovere la cosiddetta “presa per tenodesi”, nella quale l’estensione attiva del polso genera la flessione passiva delle dita per permettere al paziente di impugnare e tenere un oggetto. L’efficacia di questo trattamento, tuttavia, è soggetta a molti fattori di variabilità e, spesso, la forza esercitata nella presa non è sufficiente per espletare tutte o alcune delle funzioni tipiche della vita comune. 
C6 without MeCFES MeCFES assisting the grasp
Senza stimolazione non ha possibilità a sollevare una bottiglia d'acua Con MeCFES acceso ottiene una presa sufficientemente forte di permetter una buona prensione della bottiglia. La scuote e solleva fino alla bocca per bere. La riporta al piano di lavoro e la lascia in maniera controllata.
Il MeCFES può migliorare la presa funzionale senza intervento chirurgico. Tramite il segnal mioelettrico l'estensione del polso viene rilevato. In funzione del grado di estenzione viene erogato stimolazione per indurre flessione delle dita in tale modo di rinforzare la presa tenodesi.
Nei filmati sopra si vede un soggetto con lesione C6 completo che vive un forte limitazione della capacita di prendere e manipolare oggetti nella vita quotidiana. Il MeCFES gli potrebbe ridare una maggiore autonomia.L'effetto è stato verificato in 24 soggetti con lesione C5/7 utilizzando per attivita relativa alla vita quotidiana.
Uno studio ha stimato che ca. 1/10 di persone affetto da tetraplegia potrebbe trarre benefici nella vita quotidiana.

L’applicazione del dispositivo prevede la collocazione di elettrodi standard di registrazione elettromiografica e di stimolazione, rispettivamente sugli estensori del polso e i flessori delle dita. Devono poi essere regolati parametri relativa al intensità di stimolazione e sensitività al segnale mioelettrica. Nello stato attuale, avendo bisogno di collegare elettrodi ai file bisogna avere un assistente per applicare la sistema. E' evidente che un ulteriore sviluppo verso una sistema tipo un splint con elettrodi integrati che sarebbe indossabile dal utente stesso potrebbe portare importanti vantaggi.
L’uso del dispositivo non richiede procedure mediche particolari né procedure chirurgiche di alcun tipo.
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